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dicono i veterinari > prosecuzioni


-------- Messaggio originale --------
Oggetto:  Re: R: una riflessione sulla malasanità veterinaria
Data:  Fri, 14 Nov 2014 21:00:43 +0100
Mittente:  mai più come Lea <maipiucomelea@gmail.com>
A:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

Buonasera dott. xxxxxxxxxxxxx
scusi ritardo con cui le rispondo. Credo che ci siano due discorsi diversi: il mio riguarda il fatto che ritengo di essere stato imbrogliato (io non contesto la qualità o il prezzo dell'operazione, ma il fatto che fosse inutile) e dall'altra che l'Ordine non ha ritenuto sanzionabile un'operazione riconosciuta nel verbale non fatta seguendo le buone pratiche veterinarie ed ha ritenuto che l'obbligo informativo previsto dal codice professionale fosse stato assolto sulla base del fatto che gli altri veterinari mi avranno informato (!!!). Mi scusi, ma mi sento proprio preso per il naso dai suoi "capi".
Ecco perché dico che ci deve essere una legge che permetta la tracciabilità dell'operato del veterinario. E questo c'entra ben poco con la questione dei prezzi, perché non incide certo in maniera concreta sul valore della prestazione.
Quello che poi dice lei in merito alla qualità, è sicuramente giusto e interessante ma mi chiedo perché gli Ordini non facciano una campagna a tappeto di informazione proprio sulla qualità, avvisando i proprietari sull'importanza di determinati criteri. Noi infatti cosa ne sappiamo di anestesia e di altro? Quando andiamo a farci operare ad esempio per togliere le tonsille diamo per scontato che in qualunque ospedale si vada ci siano dei criteri minimi che devono essere rispettati. Poi ci si può informare sulla validità o meno del tale o tal altro chirurgo, ma non certo ci sono le attrezzature minime per non farci correre rischi stando a quanto scrive, sembra invece che così non sia per voi.
Sulla questione del risparmio, è un po' come per il dentista, che non è coperto dal servizio sanitario e che dobbiamo pagare noi direttamente. Si sa che ad esempio andare all'estero può costare molto meno ma mi hanno fatto vedere un servizio che dimostra come tale risparmio può essere controproducente. Ci sono strutture sanitarie a prezzo contenuto (tipo dentalcoop) ma non si può certo pretendere da loro chissà cosa. La qualità si paga ovunque, ma qui manca l'onestà e non ci posso fare niente, se non informare tutti coloro che hanno animali.
Comunque, se le interessa, sto pubblicando tutte le risposte in forma anonima (tranne espressa autorizzazione). Come vedrà, c'è di tutto. http://www.maipiucomelea.it/risposte.html
Ne devo mettere un'altra settantina e lo farò quando trovo il tempo.
Cordiali saluti
Roberto Marchi


-------- Messaggio originale --------
Oggetto:  R: Re: R: una riflessione sulla malasanità veterinaria
Data:  Fri, 14 Nov 2014 22:07:04 +0100 (CET)
Mittente: xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  <maipiucomelea@gmail.com>

Dare tracciabilità al proprio lavoro ha un costo: sistema gestionale, cartelle cliniche, foto, archivio, tempo necessario per compilare e rendere tutto "tracciabile".
Lei dice "gli ordini dovrebbero informare". Ma dove? su rai 2? ma l'Ordine non è mica un'azienda che può permettersi di pagare simili spot, e se alla stampa l'argomento non interessa (perchè non "tira") non si può far nulla.
Lei paragona le strutture private (gli ambulatori veterinari ) con strutture pubbliche (gli ospedali), e non ci capiamo. Lei deve paragonare una struttura privata  veterinaria con una privata di umana. E allora ci possiamo capire. In nome della concorrenza si fa di tutto. Ha mai letto di liposuzioni low cost fatte in cliniche private finite col morto? e dopo certamente alla stampa interessa il caso, e infatti  chiama il super primario  in televisione, il quale dice una cosa ovvia e cioè che non si opera senza anestesista. Solo che si dice dopo, perchè alla stampa interessa solo allora (la notizia "tira") non prima, e i medici, per rimediare all'indifferenza della stampa, non hanno certo la forza economica per pagarsi degli spot  sulle buone pratiche di chirurgia. Non giriamo intorno al nulla, oggi la gente è informata, ancor prima di chiedere a me quanto costa l'intervento sono già andati su internet dove hanno letto tutto, cosa si fa e cosa ci vuole per eseguire correttamente l'intervento. Per questo quando scelgono il collega low cost è una scelta, nella media dei casi, consapevole. Sanno che lavorerà così così, ma va bene comunque.
Questo non c'entra con il suo caso, ma il punto è che i veterinari sono discriminati (sul compenso, sulla credibilità ed altro ancora) e una parte di questa discriminazione genera questi orrori di cui lei è stato vittima. Io la invito, se ho spiegato per bene la questione, a rendere giustizia alla verità, la quale in parte va a sfavore dei veterinari ma in altra parte (un bel po mi permetta) va a loro favore. E su quest'ultimo aspetto non c'è mai nessuno, a parte i veterinari, che solleva il problema.

-------- Messaggio originale --------
Oggetto:  Re: R: Re: R: una riflessione sulla malasanità veterinaria
Data:  Fri, 14 Nov 2014 22:35:29 +0100
Mittente:  mai più come Lea <maipiucomelea@gmail.com>
A:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

Certo che ha un costo, ma non sarebbe certo quello che sposta il problema e adesso i veterinari onesti lo sostengono già. Invece se fosse imposto a tutti questo non può che andare a favore degli onesti che già lo fanno e - stando alle risposte - sono un nutrito numero (o mentono?).
Oh, non c'è bisogno di Raidue, andiamo a vedere se tutto questo c'è ad esempio sui siti delle associazioni veterinarie e su quelli degli Ordini. E' così costoso fare dei volantini o dei manifesti scaricabili via internet  ad  esempio negli studi veterinari o in tutti i siti dei veterinari, materiale in cui si scrive che bisogna chiedere tutto quello che dice lei per il bene dei propri animali e di diffidare dei veterinari che non lo fanno?
Vedrà dott. xxxxxx che io - che sono un singolo - di materiale informativo e di iniziative ne farò e parecchie. E se ci saranno altre persone che mi aiuteranno ne uscirà ancora di più. Così potrete prendere esempio di come si fanno le campagne informative "low cost".
Se è per la malasanità umana, che dire della clinica Santa Rita a Milano? Già, ma in quel caso i medici sono finiti a processo, qui a processo ci sono finito io per aver messo in dubbio l'onorabilità di un professionista in quanto ho detto pubblicamente "mi hai aperto il cane per niente". Questo è quello che devono capire le persone, che in caso di guai per i medici umani ci sono norme stringenti, per voi nulla di paragonabile.
Tutti informati? Beh, ogni volta che ricevo una mail di chi mi scrive "grazie per avermi informato, in futuro ne terrò conto", sono contento di quel che sto facendo.
La verità? Guardi dott. xxxxxxx, io della verità non ho certo paura, come vede da questa pagina del sito
http://www.maipiucomelea.it/niente_dich.html
Se vuole, solleciti la FNOVI a dichiarare qualcosa, il sig. Tomasi, che è quello che mi aiuta di più, non ha ricevuto mai nulla. Perché? Mah!
Buona serata.

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