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LE RISPOSTE DEI DOCENTI

dicono i veterinari

LE RISPOSTE DEI DOCENTI

Ho ricevuto finora un numero limitato di risposte, alcune però le ritengo molto interessanti.
Ve le presento qui sotto.



-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:  Re: UN CASO DI VETERINARIA CHE PUO' INTERESSARLA
Data:  Fri, 29 May 2015 17:51:54 +0200
Mittente:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  Mai più come Lea <maipiucomelea@gmail.com>


Caro Sig. Marchi ho aspettato di avere un po di tempo per leggere tutto ciò che mi ha inviato.
Sincermente si desume che tutto ciò che è successo è dovuto a una incapacità da parte del Medico Veterinario che ha gestito in modo, direi inappropriato, il caso.
Molto probabilmente se avesse avuto una maggiore umiltà Lea sarebbe ancora, forse, viva.
Distinti saluti

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Prof. xxxxxxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Ordinario di Clinica Chirurgica Veterinaria


-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:  Re: UN CASO DI VETERINARIA CHE PUO' INTERESSARLA
Data:  Tue, 26 May 2015 14:36:18 +0200
Mittente:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  Mai più come Lea <maipiucomelea@gmail.com>


Gent.mo Sig. Marchi,
conosco la triste storia di Lea ed ho seguito con attenzione gli sviluppi legali ed i provvedimenti dell'ordine in merito.
Proprio per questa ragione non credo sia il caso che io entri nel merito della questione, esprimendo pareri che, per quanto informati, non potranno mai avere il livello di consapevolezza dei colleghi, dei magistrati e dei legali che hanno negli anni approfondito questa vicenda.
Con questo non voglio dire che le conclusioni a cui può giungere la magistratura o il Consiglio dell'Ordine siano sempre impeccabili, ma purtroppo la divergenza tra la "verità processuale" e la "verità dei fatti" è cosa ben nota, ed è un limite ineludibile del sistema, che possiamo solo cercare di migliorare, senza illuderci di renderlo inviolabile.

Venendo alle Sue domande e di conseguenza alle eventuali azioni propositive, sono ovviamente d'accordo sul principio di aumentare la tracciabilità e conseguentemente la responsabilità del Medico Veterinario, vorrei però che contestualmente venissero chiariti alcuni punti a molti proprietari.
Sia chiaro, NON sto assolutamente cercando di inferire che Lei in qualche maniera abbia delle colpe, perché, come ho premesso, la mia insufficiente conoscenza del caso specifico non mi permette di discuterlo. Quindi il mio è un discorso generale che ESULA dal Suo caso, e riguarda la gestione del rapporto con il cliente e la consapevolezza di quest'ultimo.

Mi piacerebbe poter spiegare alle persone che la Medicina Veterinaria ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni, ma anche che si tratta di un settore con un economia completamente privata, e che quindi dovrebbero approcciarsi avendo ben chiaro in mente il rapporto qualità/prezzo. Con questo non sto certo sostenendo che la qualità si trovi solo a prezzi stratosferici (anzi a volte le furberie si annidano anche dietro eccessi di intervento), ma qualunque persona di buonsenso sa che quasi sempre le prestazioni a prezzo stracciato non sono sinonimo di qualità, possibile che ancora oggi si sentano cantare le lodi di colleghi che operano animali per poche decine di euro? Possibile che la gente non arrivi a capire che il fatto che spesso sopravvivano è un merito della loro grande resistenza? Possibile che non si capisca che la diagnostica per immagini (rx, ecografi, endoscopi, tac, risonanza) ha dei costi di acquisto e di mantenimento importanti? Che l'anestesia moderna prevede l'uso di apparecchi (respiratori, pompe da infusione, monitor cardio-respiratori) e di materiali non certo a buon mercato? Che la diagnostica di laboratorio ci permette di indagare in ambiti fino a poco tempo fa preclusi, ma che queste metodiche hanno spesso costi rilevanti?.
Mi piacerebbe poter spiegare che il servizio sanitario nazionale, per quanto criticato, ci ha abituato molto bene, ma che non c'è nessun servizio alle spalle dei liberi professionisti, che quindi quando si recano in un Ambulatorio, Clinica, Ospedale o Pronto Soccorso Veterinario, quella struttura sta in piedi solo sulla base degli introiti delle prestazioni che eroga.
Mi piacerebbe poter spiegare che il fatto che i nostri pazienti non parlino ci obbliga spesso a richiedere approfondimenti diagnostici, se non vogliamo dare terapie sulla base solo del nostro senso clinico e della probabilità, ma al tempo stesso obbliga i proprietari ad una attenzione continua verso l'animale, che ovviamente non può esplicitare le sue richieste di aiuto.

Non ne faccio una questione solo di soldi, e sono certo che nel Suo caso non fosse questo il cuore del problema, ne faccio una questione di logica, ragionamento e consapevolezza.
A mio parere,  la categoria medica ha certo bisogno di una seria riflessione sulla responsabilità e sull'etica, ma i pazienti (nel nostro caso i proprietari) hanno altrettanto bisogno di una presa di coscienza, di un sano bagno di realismo. Leggere proposte di legge (recentemente circolate) in cui si elencano una serie di obblighi (condivisibili) per il medico veterinario, una serie di diritti (sic) per gli animali, ma non si sfiora nemmeno il problema di chi dovrà farsi carico delle spese legate a questi miglioramenti ed a questi nuovi diritti, fa sinceramente cadere le braccia.
Non mi illudo che domani tutti si potranno permettere una medicina di serie A (non è così in nessun paese del mondo) e non mi illudo che tutti i medici saranno, da domani dei fuoriclasse, penso che se riuscissimo ad offrire A, B e C (in termini di qualità/prezzo) saremmo già bravi, questo però significa spingere al miglioramento chi magari è in serie D ma allo stesso tempo far capire alle persone che non possono avere la tribuna d'onore a San Siro al prezzo del campetto dell'oratorio.

Mi spiace averla annoiata con discorsi legati al denaro (ma anche alla logica), sono certo che per il Suo caso sia stato un aspetto secondario, ma Le assicuro che una parte importante dela cosiddetta malasanità veterinaria invece affonda proprio qui le sue radici.

Vive Cordialità
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX



-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:  Re: UN CASO DI VETERINARIA CHE PUO' INTERESSARLA
Data:  Tue, 26 May 2015 14:26:58 +0200
Mittente:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  Mai più come Lea <maipiucomelea@gmail.com>


Egr. Sign. Marchi,
mi scuso per il ritardo nella risposta. Devo dire che ho letto solo sommariamente la documentazione per mancanza mia di tempo. Il caso è molto triste e dal punto di vista umano, nonché da proprietario di un cane che adoro, non posso che essere vicino nel dolore che sta affrontando. Tuttavia il mio giudizio in questo ambito vale tanto quanto la prima persona che incontra per strada perché in realtà non sono un veterinario, ma un laureato in Scienze della Produzione Animale che veramente poco ne sa di chirurgia e degli argomenti trattati in questa causa. La mia laurea infatti non prevede alcuna conoscenza delle prassi chirurgiche a di casi clinici, soprattutto sugli animali da affezione quali cani e gatti. Questo non vuol essere un modo per di disinteressarsi del tutto o non esporsi, ma essendo un ricercatore e cercando di mantenere una onestà intellettuale, su questo argomento non potrei discutere con nessuna cognizione di causa. Credo comunque che la documentazione sia abbastanza chiara e le auguro, per quello che vale, di chiudere la cosa nel migliore dei modi.
Distinti saluti

xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx


-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:  Re: UN CASO DI VETERINARIA CHE PUO' INTERESSARLA
Data:  Mon, 25 May 2015 22:17:26 +0200
Mittente:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  Mai più come Lea <maipiucomelea@gmail.com>


Caro Roberto,
purtroppo non La posso aiutare molto, poiché io sono un biologo e mi occupo di ispezione degli alimenti di origine animale e non so nulla di veterinaria in senso stretto e di clinica.
Certo, da quello che ho potuto leggere, la storia sembra uno dei TANTI casi vergognosi che capitano in questo paese e che restano impuniti, am non sono in grado di esprimere un parere tecnico. Purtroppo, l'Italia è una terra molto particolare, tanto per utilizzare un eufemismo. E' anche per questo motivo che stiamo andando in rovina.
Che dire? Mi auspico che Lei possa trovare giustizia, sia per se stesso, sia per aggiungere un tassello a quella che dovrebbe essere la riforma etica della veterinaria o, più in generale, della nostra società.
Ancora, i miei migliori auguri.

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-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:  Re: UN CASO DI VETERINARIA CHE PUO' INTERESSARLA
Data:  Mon, 25 May 2015 18:33:19 +0200
Mittente:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  Mai più come Lea <maipiucomelea@gmail.com>


Gentile sig. Marchi, la ringrazio della Sua segnalazione.
Leggerò con attenzione.
Cordialmente
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx


-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:  Re: UN CASO DI VETERINARIA CHE PUO' INTERESSARLA
Data:  Mon, 25 May 2015 10:56:46 +0200
Mittente:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  Mai più come Lea <maipiucomelea@gmail.com>


Gentile Signor Marchi,
sono tornata oggi dopo un congresso, per ora mi limito a dirle che mi dispiaccio sinceramente per quanto le e' capitato, so che e' sempre un grande dolore quando un nostro compagno di vita ci lascia...mi lasci un po' di tempo per leggere con attenzione quanto mi scrive e mi segnala, e poi mi faccio risentire.
Cordiali saluti,
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx


-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:  R: UN CASO DI VETERINARIA CHE PUO' INTERESSARLA
Data:  Mon, 25 May 2015 08:30:20 +0000
Mittente:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  Mai più come Lea <maipiucomelea@gmail.com>

Caro Roberto,
buongiorno.

Capisco il suo stato d’animo e le sue argomentazioni, legittime e concrete, da quel che ho letto. Non posso comprenderle profondamente, per non essere direttamente coinvolto come uomo e come “professionista”. Mi limito, allora, a dire che il mio parere, come “cultore dell’Anatomia Patologica Veterinaria” e come docente incaricato di discipline inerenti, potrebbe essere superficiale, poco obiettivo e anche irrisorio, se dovesse basarsi solo su quel che apprendo dal messaggio di sotto e dai blog riportati. Intanto, credo che a dover esser sollecitate siano figure e persone di legge, operatrici di sicura e forte conoscenza in merito a “illeciti civili e/o penali” e, dunque, anche di “malasanità in campo animale e (ahimè) umano”. Sperando sempre di trovare anche in questi settori professionisti seri e di intensa levatura morale ed ideologica. L’intervento di altre figure, professionalmente preparate… ad esprimere un giudizio, possibilmente imparziale e di carattere scientifico, potrà essere concomitante o successivo e inderogabilmente, a mio avviso, da effettuarsi sull’esame di una documentazione più approfondita, di fatti raccontati da più parti e di altri reperti, che potrebbero anche essere riesaminati ulteriormente (…quando possibile).

Non voglio dilungarmi su discorsi professionali e, soprattutto, di etica professionale, come non ho alcuna intenzione di parlare di deontologia ed etica personale (che hanno avuto il tempo di formarsi e finiranno di formarsi quando cesserà la mia esistenza professionale o di uomo), su di una scienza che a breve definirò, come spesso faccio all’inizio dei corsi con tanti studenti, futuri veterinari e non solo: …”la Medicina, Veterinaria o Umana che sia, è scienza imperfetta e, pertanto, non scevra da errori che un medico preparato dovrà cercare di portare verso lo zero, ricordando, che se ciò non accadesse, allora dovrà riconoscere le proprie responsabilità sull’errore o far in modo che queste emergano se dovessero esser condivise con altri o se attribuibili ad ulteriori eventi e/o persone”…

In Bocca la lupo per la sua encomiabile opera di sensibilizzazione; nel mio piccolo, parlerò della sua vicenda, omettendo chiaramente dati sensibili per non violare la privacy, a studenti interessati perché “futuri professionisti”, non nascondendo di averlo già fatto, immaginando storie simili e altre per stimolare la mente che studia per crescere.

Cordialmente,

xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

Servizio xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie


-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:  Re: UN CASO DI VETERINARIA CHE PUO' INTERESSARLA
Data:  Fri, 22 May 2015 07:43:53 +0200
Mittente:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  Mai più come Lea <maipiucomelea@gmail.com>


Gent.le Sig. Marchi
grazie dell’informazione e dell’aggiornamento.
Cordialità
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx


-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:  R: UN CASO DI VETERINARIA CHE PUO' INTERESSARLA
Data:  Mon, 25 May 2015 18:09:52 +0200
Mittente:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Organizzazione:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  'Mai più come Lea' <maipiucomelea@gmail.com>


Gentilissimo Marchi,

ho letto con partecipazione la sua mail. Sento tutta l’ansia e l’amarezza che il fatto le ha suscitato. Francamente non sopporto mai gli atteggiamenti di arroganza, anche quando possono esserlo solo perché mal interpretati; ma anche una carenza di comunicazione è grave. Credo che chi ne sa di più debba mettersi al servizio dei cittadini, se non altro per offrire un contributo di chiarezza.

Devo però aggiungere che al di làdella personale comprensione, non sono in grado di darle indicazioni utili. Da troppi anni mi occupo di sicurezza alimentare, fino ad aver atrofizzato quasi completamente le mie competenze cliniche. Diciamo che al momento, se dovessi svolgere un ruolo qualsiasi di veterinario clinico, sarei sicuramente il pericolo più grave  che gli animali si troverebbero ad affrontare.

Spero invece che la sua vicenda trovi il contesto giusto per trovare giustizia e comprensione.

Cordialmente,

xxxxxxxxxxxxxxxxxx




-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:  R: UN CASO DI VETERINARIA CHE PUO' INTERESSARLA
Data:  Thu, 21 May 2015 17:05:10 +0200
Mittente:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  'Mai più come Lea' <maipiucomelea@gmail.com>


Gentilissimo,

mi spiace molto per l’accaduto, io purtroppo non ho competenza specifica in materia, ho quindi inoltrato la sua mail al collega Prof. xxxxxxx.

Cordialmente,

xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx


-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:  Re: UN CASO DI VETERINARIA CHE PUO' INTERESSARLA
Data:  Thu, 21 May 2015 11:25:31 +0200
Mittente:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  Mai più come Lea <maipiucomelea@gmail.com>


Buongiorno,
leggerò con molta attenzione tutto il materiale che mi ha inviato in quanto può essere utile per migliorare la mia attività di formatore dei futuri Medici Veterinari seppur i miei corsi siano solo al secondo anno.
In un mio recente intervento pubblico in occasione di un convegno al quale partecipavano molti giovani Medici Veterinari e Laureandi in Medicina Veterinaria ho sottolineato l'importanza della riduzione del rischio di errore che non dipende solo da capicità tecniche ma specialmente da situazioni organizzative, intendento per questo un approccio multidisciplinare a qualsiasi problema: l'associazioni di professionisti può essere una metodologia internazionamente riconosciuta come valida, ma in mancanza di questo, il riferimemento può essere tranquillamente anche una struttura Universitaria quale una clinica o meglio ancora un sistema ospedaliero veterinario. Ritengo importante che (...) ccnosca quanto sta facendo e farà l'Università per tutte le specie animali, senza nussuna volontà di competizione con i Medici Veterinari che svolgano Libera Professione, anzi ben disposta a trovare un sinergismo di azione.
Cordiali Saluti
xxxxxxxxxxxx


-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:  Re: UN CASO DI VETERINARIA CHE PUO' INTERESSARLA
Data:  Tue, 19 May 2015 23:27:30 +0200
Mittente:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  Mai più come Lea <maipiucomelea@gmail.com>


Gent.mo Sig. Marchi,
La ringrazio per la sua lunga e appassionata mail. Come professionista, ma ancor più in qualità di "formatore della futura classe veterinaria" rimango mortificata nel profondo nell'apprendere del triste episodio di cui Lei è stato protagonista, e ancor più che ha visto protagonista la piccola Lea. Ogni giorno insegno ai miei studenti l'amore per questo lavoro e per i nostri pazienti, confidando che, chi sceglie di fare ciò nella propria vita, lo sceglie quasi fosse una missione. Non mi dilungherò oltre modo nello scriverle che concordo pienamente con quanto redatto dai periti circa il caso e spero che degli altri "presunti colleghi millantatori di astruse verità" il nostro mondo possa pian pian ripulirsi e che non debba più in alcun modo venire a conoscenza di certe tristi notizie.
Il mio personale in bocca al lupo per l iter giudiziario, un caro ringraziamento per il suo impegno divulgativo

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-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:  Re: UN CASO DI VETERINARIA CHE PUO' INTERESSARLA
Data:  Tue, 19 May 2015 22:58:29 +0200
Mittente:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  Mai più come Lea <maipiucomelea@gmail.com>


Egregio Sig. Marchi,
conosco la sua storia, purtroppo conosco anche molto bene la patologia della riproduzione della specie canina.
trovo molte discordanze e imprecisioni in tutte le perizie da lei prodotte, non solo quella del dott. Omissis (anche nel referto del suo perito di parte e dell’IZS).
Sono certo che la cagna non è morta per l’operato del dott. Omissis, che molto probabilmente si è sbagliato sull’orientamento diagnostico.
Se fossi un giudice la esonerei dal pagamento dell’onorario del dott. Omissis, ma non lo sono.
Se fossi l’Ordine assolverei in pieno il dott. Omissis.
Se fossi in lei, ci metterei una pietra sopra e cambierei medico veterinario,
Cordialmente.

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-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:  Re: UN CASO DI VETERINARIA CHE PUO' INTERESSARLA
Data:  Tue, 19 May 2015 16:53:44 +0200 (CEST)
Mittente:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  Mai più come Lea <maipiucomelea@gmail.com>

Confermo quanto riportato nella lettera N° 41.

Distinti saluti.

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-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:  R: UN CASO DI VETERINARIA CHE PUO' INTERESSARLA
Data:  Tue, 19 May 2015 10:35:24 +0000
Mittente:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  Mai più come Lea <maipiucomelea@gmail.com>


Buon giorno,

ho già sentito parlare della sua spiacevole esperienza. Mi spiace molto per il fatto che il suo cane sia morto.

Mi permetto solo di rispondere al suo ultimo appello in cui si augura che in futuro vi sia una classe veterinaria sempre più preparata e competente. Sappia che personalmente lavoro tutti i giorni perché il livello della medicina veterinaria possa crescere il più possibile.

Cordiali saluti,

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-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:  RE: UN CASO DI VETERINARIA CHE PUO' INTERESSARLA
Data:  Tue, 19 May 2015 09:47:05 +0200
Mittente:  xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
A:  Mai più come Lea <maipiucomelea@gmail.com>


Gent.mo Roberto Marchi,
sono lieta che Lei abbia pensato di inviarmi questa documentazione, che avrò cura di esaminare, e leggere approfonditamente,
deve solo darmi il tempo di inserire la lettura dei documenti nei miei impegni e spero nell'arco di una settimana di riuscire a farlo.
Spiacente per la perdita che ha subito, Le invio i miei più calorosi auguri di non incorrere mai più in una situazione del genere.
A presto

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