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veterinari coraggiosi

dicono i veterinari

IL CORAGGIO DI UNA DICHIARAZIONE


  Crediamo che la vicenda di Lea abbia documentato in maniera inconfutabile che l'autodisciplina in campo veterinario serve a ben poco, visto che nel mio caso una evidente mancanza di consenso informato è stata facilmente giustificata dall'Ordine competente, mentre sulla mancanza di documentazione nella cartella clinica, il veterinario che ha operato Lea ha dichiarato allo stesso Ordine nella sua reazione difensiva che lui non era abituato a lavorare nel desiderio di "dimostrare", bensì di "risolvere", perciò non aveva (cito testualmente) "trattenuto nella memoria del computer tutte le informazioni necessarie ad appagare tale altrui necessità".

 Ecco, quello che lui con sottile sarcasmo definisce "altrui necessità" deve diventare la nostra necessità: la necessità di sapere cosa ha fatto un veterinario sul nostro familiare non umano! La supponenza con cui irride quella che in un processo disciplinare contro un medico per umani sarebbe considerata una gravissima mancanza,  dimostra quanto scarsamente sentito sia considerato quest'elemento in campo veterinario. Ed infatti l'Ordine non ha avuto proprio nulla da eccepire in tal senso, perché per il codice deontologico evidentemente una simile carenza di documentazione non è rilevante.

 Chi sono quindi i veterinari coraggiosi? Sono quelli che non solo già tengono una vera cartella clinica per ogni loro paziente e praticano seriamente il consenso informato, ma che sono d'accordo in linea di principio che questi obblighi - analogamente a quanto avviene per i pazienti umani - vengano sanciti con una legge che sanzioni chi non li rispetta. Una legge che preveda anche l'estensione alle prestazioni veterinarie dell'esenzione IVA (oggi ben al 22%), così come sono esenti da IVA le prestazioni dei nostri medici.

 Questi medici veterinari non solo sono coraggiosi, ma anche lungimiranti perché hanno capito che quest'obbligo impedirebbe a colleghi come quello che ha malamente operato Lea di esercitare la loro professione, infangandola.

 Cercherò di fare questa richiesta al maggior numero possibile di veterinari, ma anche voi potete dare una mano, chiedendo al vostro veterinario se è disposto ad essere "coraggioso" e a rilasciare la sua approvazione a questa semplice dichiarazione:

Dichiaro di essere - in linea di principio - favorevole ad una normativa che parifichi i diritti dei pazienti non umani a quelli umani, per quanto riguarda gli obblighi di redigere la cartella clinica e di rispettare il consenso informato e che renda esenti le prestazioni veterinarie dall'IVA, oggi al 22%.

 In questa pagina saranno quindi riportati tutti i nominativi dei veterinari che hanno sottoscritto questa dichiarazione oppure - se li diranno - i motivi per cui non la vogliono sottoscrivere. Non metteremo il nome di chi non risponde, ma metteremo il numero di veterinari a cui ho inviato una mail; fatemi anche sapere a chi avete scritto: metteremo se possibile anche le risposte che avete ricevuto.

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